sabato 29 maggio 2010

Dignano candidata a Borgo Europeo del Gusto

La Commissione giornalistica dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del gusto, ha visitato in incognito il borgo di Dignano
I risultati della visita hanno portato al contatto ufficiale con l'Amministrazione Comunale, al fine di inserire il borgo friulano nella rete europea.
Nel mese di luglio verrà realizzata una audizione ufficiale,che prevede l'incontro dei giornalisti con le istituzioni e le associazioni della comunità locale.
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Comune di Dignano - Provincia di Udine - Regione Friuli Venezia Giulia
Abitanti: 2549
Frazioni: Bonzicco - Carpacco - Vidulis
Località: Borgo Mezzoli
Municipio: via San Gallo, 35 - tel 0432-944911 - fax 0432-944944
Numero verde: 800 620667
Le frazioni e localita

Dignano è suddivisa in:

Frazioni: Bonzicco - Carpacco - Vidulis
Località: Borgo Mezzoli
Descrizione del territorio

Dignano (altezza mt. 112 - superficie Kmq. 27,17) si affaccia per tutto il suo territorio, da Carpacco a Bonzicco, sul Tagliamento che costituisce uno scenario di incomparabile bellezza, in cui compiere passeggiate facili ma ricche di interesse per chi ami la geologia, la fauna e la flora. Le doline presso Bonzicco e le selve in zona di Vidulis, costituiscono a loro volta meta di piacevoli visite.
Da Dignano si può raggiungere la chiesetta di S.Martino nei prati di Cooz (oggi riordino fondiario).
Più centrali e di notevole interesse (non citiamo le quattro Chiese parrocchiali) la chiesa di Corte che potrebbe essere la più antica del paese, la Pieve - monumento di grande fascino - con gli affreschi dell'abside di gran pregio e molto ben conservati, nonché la chiesa di San Giorgio in Carpacco una elegante costruzione riconducibile al XIV secolo ristrutturata negli anni 90 dopo i danni del terremoto.
Le due filande - a Dignano e Carpacco - costituiscono esempi di archeologia industriale di notevole interesse.
Ultimo arrivato - in ordine di tempo - fra le cose da vedere è il singolare monumento a Pinocchio (alto più di cinque metri, misure da guiness), ricavato dal tronco di un pino e da un suo ramo posto a base per il proverbiale naso.

Cenni sulla storia di Dignano

Insediamenti veneti e celti nel nostro territorio sono sicuri anche se non documentati; di certo in Dignano ci fu uno stanziamento romano provato tra l'altro dagli scavi eseguiti nel 1982 in località Tumbules, scavi che portarono alla luce una villa romana del IV secolo (d.C.): del resto, si sa che dopo la fondazione della colonia di Aquileia (181 a.C.) i Romani si sparsero su tutto il territorio friulano realizzando una rete stradale molto sviluppata ponendo basi militari un po' dovunque ma specialmente lungo i corsi d'acqua.
Della Pieve di Engan si parla in un documento dell'875; il nome si muta in Ingano (974) e in Ingan (sino al 1219), per diventare Dignano con il 1446.
La Pieve è un vero gioiello d'arte con il suo campanile romanico e l'interno che presenta un abside mirabilmente affrescato (Pietro da S.Vito, secolo XV): essa fu chiesa matrice per Dignano, Bonzicco, Carpacco, Vidulis, Cooz e Villotta, Barazzetto, Nogaredo e Flaibano; verso la fine del 1100 fu legata dal Patriarca Vodolrico all'Abbazia di San Gallo di Moggio, della quale lo stesso Patriarca aveva continuato a mantenere il governo.
Va ricordato che parte del paese era situato anche "sul basso": le inondazioni del Tagliamento nel 1276 e 1327 portarono la distruzione di quanto ivi sorgeva, che non fù più ricostruito.
La storia del paese è poi quella tipica di ogni nostro paese, ove l'agricoltura era attività di gran lunga dominante e poco redditizia: donde un fenomeno migratorio di notevole portata.
Eventi di grande rilevanza sono stati la realizzazione delle filande di Dignano e Carpacco nella seconda metà dell'800 la costruzione del ponte sul Tagliamento inaugurato il 19 agosto 1923, opera grandiosa ed innovativa che consentiva celere movimento di persone e merci verso la destra Tagliamento.
A Dignano sono nati l'Abate Jacopo Pirona (1789-1870) autore del primo vocabolario friulano, epigrafista insigne, fondatore del civico museo di Udine e suo nipote Giulio Andrea (1822-1895) medico, geologo e botanico che a Udine fondò il museo di scienze naturali.

Festa della Filanda 2010 a Salzano

Inaugurazione dei locali restaurati e festa per tutta la comunità

La Festa della Filanda 2010 è in programma il 4, 5 e 6 giugno prossimi e vuole valorizzare la Filanda Romanin-Jacur, e a riportare quest’importante setificio al centro dell'attenzione della cittadinanza e della vita sociale e culturale del paese.

La Filanda Romanin-Jacur è stata, infatti, in funzione a Salzano per circa ottant'anni a partire dalla sua costruzione (1872) e ha rappresentato una indiscutibile fonte di benessere economico e sociale per la comunità locale, dando lavoro, contemporaneamente a più di 250 donne.
Negli ultimi anni, l'Amministrazione Comunale ha avviato e promosso una serie di iniziative, di interventi e di attività volte a recuperare e valorizzare questo complesso da un punto di vista sia strutturale sia culturale e aggregativo.

La Festa della Filanda si colloca, in questo panorama, come occasione significativa per riproporre, in stretta collaborazione con l’Istituto di Zoologia Agraria di Padova – Sezione di Bachicoltura, il ciclo produttivo della seta, dalla coltivazione dei gelsi, all’allevamento dei bachi dalla formazione dei bozzoli sino alla vera e propria trattura del filo di seta ad opera di alcune ex filandine - preziosa memoria storica della Filanda - con cui l’Amministrazione Comunale ha mantenuto i contatti.

Nella mattinata del 5 giugno saranno inaugurati i locali recentemente restaurati: una nuova parte della Filanda viene infatti restituita alla comunità; dalle ore 9.30, alla presenza del Sindaco, dell’Assessore ai Lavori Pubblici e dei progettisti che hanno curato il restauro, verranno illustrati i lavori di recupero e la destinazione d’uso degli spazi.

La partecipazione diretta delle associazioni e dei gruppi culturali, ciascuno con le proprie peculiarità, sta inoltre caratterizzando questa iniziativa come una vera e propria festa popolare, riproponendo anche la dimensione del mercato artigianale e dei prodotti della terra, nel pieno recupero delle tradizioni e delle peculiarità che costituiscono l’identità delle nostre comunità locali.

In questo processo sono state inoltre coinvolte le famiglie straniere che vivono sul territorio “contaminando” in modo proficuo la nostra cultura con la cultura dei loro Paesi di origine, in modo da facilitare un inserimento positivo di queste persone nel tessuto sociale salzanese e promuovere processi di conoscenza reciproca (nella tradizionale “frasca”, per il pranzo della domenica, oltre ai piatti tradizionali della cucina veneta saranno disponibili pietanze di “cucina internazionale”).

Venerdì 4 giugno i Giornalisti e i Comunicatori dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto incontrano alle ore 17,00 l'Amministrazione Comunale e i Cittadini di Salzano sul tema : " La Filanda di Salzano : una risorsa per tutto il territorio". In questa occasione verrà presentato il circuito dei Borghi per Vivere, di cui Salzano sarà il primo membro.

Il turismo a Cittanova

Negli anni Settanta, Cittanova, la piccola cittadina di pescatori situata sulla costa nord-occidentale dell'Istria, ha iniziato lentamente ma con sicurezza ad entrare nell'ambiente del business turistico, e con il tempo - ormai sono passati diversi anni - la piccola citta' ha iniziato a basare il proprio sviluppo economico proprio su questo importante comparto.
L'attivita' turistica a Cittanova e' divenuta il piu' importante ramo economico, dal quale, direttamente o indirettamente, dipende tutta una serie di altre attivita'.
La piccola perla della costa istriana e' stata sicuramente aiutata dalle sue caratteristiche , come la ricchezza culturale e quella storica, per poter diventare una meta attraente per i turisti da tutta l'Europa e il resto del mondo, molti dei quali, entusiasti , vi ritornano regolarmente.
La bellezza, la tradizione, il patrimonio storico - culturale, il mare e la natura ben conservati, la vicinanza del confine europeo, lo charme del posto piccolo, le interessanti manifestazioni estive, tutta la ricchezza dell'offerta enogastronomica...sono solo alcune delle carte vincenti del turismo cittanovese.
A tutto cio' bisogna sicuramente aggiungere anche la tradizionale ospitalita' dei luoghi, ospitalità che Cittanova, essendo una piccola cittadina, esprime ancora di piu'. A Cittanova, il costante sviluppo del turismo e' visibile - tra l'altro - anche nell'incessante aumento della qualita' dell'offerta turistica - dai contenuti di ristorazione, dal numero degli alloggi fino all'infrastruttura comunale e turistica, nonche' nell'impegno per la sistemazione del paese. Gli ospiti cittanovesi diventano cosi' testimoni di una costante crescita di qualita' dei servizi in tutti i segmenti del prodotto turistico. Grande attenzione verso il mantenimento della qualita' la prestano l'operatore alberghiero "Laguna", i proprietari di piccoli alberghi famigliari - "Makin", "Rotonda" e "Cittar", come anche i proprietari degli alloggi privati, di camere e appartamenti, nonche' i ristoratori cittanovesi, dai caffe' bar ai ristoranti. Continui sono gli investimenti nella qualita' degli alberghi, dei campeggi, degli alloggi privati e gli ospiti questo lo notano e lo apprezzano. Parallelamente, di anno in anno l'amministrazione cittadina compie sforzi sempre piu' grandi per rendere Cittanova un posto piu' vivibile per i cittanovesi e i loro turisti. Tutte queste attivita' sono incoraggiate e coordinate con successo dall'Ente per il turismo di Cittanova. Nel futuro prossimo una grande carta vincente nello sviluppo del turismo nautico e quello cittanovese sara' il moderno centro nautico, la marina cittanovese, che al prodotto turistico di Cittanova dara' sicuramente una dimensione nuova e importante e fara' si' che Cittanova venga segnata a caratteri cubitali sulla carta turistica (ma soprattutto su quella nautica ) , di entrambe le coste dell'Adriatico. Nel Master plan per lo sviluppo del turismo istriano, importante documento che determina il futuro di questo ramo economico sulla penisola, Cittanova e' stata definita come piccolo e calmo posticino di pescatori, per una vacanza tranquilla e romantica. Di conseguenza, le forze turistiche cittanovesi e tutti quelli che possono avere vantaggi dal turismo, dovranno organizzarsi e agire in questa direzione, e così con attivita' e sforzi comuni creare un prodotto riconoscibile e competitivo.
Terminiamo questa storia su Cittanova come interessante destinazione turistica con il fatto che un grande numero di ospiti che hanno visitato Cittanova durante l'estate, estasiati da tutte le sue caratteristiche che abbiamo citato, e da tante altre, non si sono soffermati al solo soggiorno estivo in questa cittadina, ma l'hanno scelta come loro seconda dimora, comprando qui un appartamento o casa dove alloggiano quando ne hanno tempo o l'occasione. E' un fatto, questo, che parla da se...
L'Ente Turistico di Cittanova è entrato a far parte, assieme agli Enti di Umago,Buie e Verteneglio, della rete dei Borghi Europei del gusto.

mercoledì 26 maggio 2010

Nasce la rete dei 'Borghi per Vivere'

L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del gusto e l'Associazione l'Altratavola, hanno creato in questi giorni, la rete dei Borghi Per Vivere.
Si tratta di un 'club' che unisce borghi italiani ed europei che hanno scelto la strada
di comunicare insieme,per valorizzare la propria storia e le proprie eccellenze.
Ogni borgo, che fa già parte della rete,elaborerà un piano di informazione sulla base di iniziative che andranno poi 'incrociate' e vissute in modo sincronico con quelle
di altri borghi, scelti in base ad analogie culturali,geografiche, storiche e pasesaggistiche.
In ogni borgo dovranno esistere dei punti di riferimemto precisi :
1) un punto di riferiomento istituzionale ( comune,unione di comuni,consorzi,comunità montane,ecc.) ;
2) un punto di riferimento associativo (Associazioni,Comitati,ecc.) ;
3) un punto di riferimento informativo e comunicativo (stampa locale, stampa regionale,
radio, tv, ecc.).

I borghi prescelti potranno poi 'allargare' l'iniziativa a borghi della propria zona.
Nascono così le 'Terre per Vivere',purchè vi siano evidenti ragioni storiche, culturali e/o geografiche che motivino tali scelte di affinità e di rete.

Il progetto Borghi per Vivere diventa dunque un intervento di promozione e valorizzazione dei piccoli borghi che abbiano un potenziale di attrazione turistica, inseribili in percorsi tematici di tipo storico-culturale (es. periodo romano, festeggiamenti del carnevale...),di Siti Riconosciuti UNESCO o naturalistico (es. le valli,le oasi,ecc.) o produttivo tipico ( es.artigianato artistico,enogastronomico,ecc,….),attraverso campagne di informazione locale regionale nazionale ed internazionale.